Per non sfigurare dinanzi re Filippo III, la cui visita era prevista a breve, alla fine del XVI secolo, il viceré don Fernando commissionò a Domenico Fontana la costruzione di questo splendido edificio. Nonostante il sovrano spagnolo non giunse mai a destinazione, il Palazzo fu completato nel giro di pochi anni. Di particolare bellezza è la facciata principale composta da otto nicchie ospitanti altrettanti re napoletani, da Ruggero il Normanno a Vittorio Emanuele II, ciascuno scolpito da uno scultore differente.
Al suo interno, invece, sono da segnalare il Teatrino di Corte, costruito nel 1768 da Ferdinando Fuga, e la Cappella Palatina dedicata all’Assunta, realizzata su disegno di Cosimo Fanzago nel XVII secolo. Risale invece alla fine dell’Ottocento lo scalone monumentale, restaurato da Gaetano Genovese, che permette l’accesso all’Appartamento storico. Le sale più antiche di quest’ultimo conservano ancora oggi arredi e decorazioni originali.
Il Palazzo Reale affaccia su piazza del Plebiscito, lo slargo più ampio di Napoli, chiamata un tempo Largo di Palazzo. Al suo centro vi sono due statue equestri di Antonio Canova, raffiguranti Ferdinando I e Carlo III di Borbone. La piazza, dalla quale si può accedere alla monumentale chiesa di San Francesco di Paola, ospita saltuariamente alcune delle manifestazioni più importanti della città come la Festa di Piedigrotta.